Il Libro Nero
Era una serata come le altre, la cui unica novità erano altri eroi che si sono aggiunti al nostro solito gruppetto gruppetto. Un gruppetto di persone che hanno incrociato la loro strada partendo da storie diverse. Storie che hanno appena iniziato a scriversi, storie che hanno già un ricco passato.
Era una serata come le altre, me ne stavo relativamente in disparte offrendo il mio aiuto con la mente un po' altrove. Vagavo nel ricordo di casa mia, il Kurald Galain, il canale della magia nel quale sono nato, nel quale tutta la mia stirpe è nata.
E nel pieno dei miei pensieri il cielo si è socurato ed una sorta di mano rossastra si è allungata da est verso ovest, le dita che puntavano in quella direzione. La curiosità era tanta, non soltanto mia ma un po' di tutti. Qualcuno era forse un po' intimorito, ma è normale negli animi dei più giovani. Ad ogni modo ci abbiamo messo poco per cercare la direzione di quel segnale, dove poteva portarci.
Siamo arrivati ad una cattedrale dove un'ombra ci ha designati come prescelti per una missione. Alla ricerca di un qualcosa che ci avrebbe potuto portare potere, ricchezza e il timore dei nostri nemici. Grazie all'aiuto di un Sacerdote della Clessidra abbiamo unito tre parti di una leggendaria arma, un nome che viene ancora ricordato con timore dai più antichi eroi, la Mano dello Spettro, l'arma del Primo fra gli Spettri del passato, coloro che soltanto a nominarli incutevano terrore in ogni taverna.
Con eccellente spirito di collaborazione, insieme ai compagni con me presenti, Attala, Doom, Kinotto, Knite, Gioppo, Jonathan, Po, abbiamo ritrovato i tre pezzi e, all'altare di ciò che un tempo era la Torre degli Spettri, la Manus Inferi è stata evocata, la Mano dello Spettro riforgiata e noi... noi siamo cambiati. Cinque spettri antichi sono passati attraverso il portale durante l'evocazione. Cinque spettri hanno scelto cinque vettori, cinque corpi.
Io... mi sento diverso, mi sento non più unico dentro di me. Uno Spettro Antico ha scelto me. Delle parole mi echeggiano nella mente: “Tu sei uno dei Cinque.”
Il resto della storia è tutta da scrivere.
Hadji il Signore degli Incubi