Il Libro Rosso

 

Una profezia antica quanto il tempo, quando il fiume delle anime, catalizzato dalle guerre che imperversavano in ogni angolo di quello che oggi conosciamo come ipero di Alma.
Prima di trasferirsi su altri piani dell'esistenza, l’esarca trascrisse la profezia in tre pergamene, affidandone ciascuna ad uno dei suoi tre figli. Le tre pergamene, segretamente protette da altrettanti efreet, avevano molti nemici.
Quello che custodivano era pericoloso, anche se sconosciuto ai piu', un antico ordine esistente anche ai giorni nostri, aveva il compito di trovarle e distruggerle.
Due dei tre figli depositari sono stati uccisi prima che potessero avere degli eredi, le pergamene trovate e lo sfortunato che ha tentato di leggerle,
anche se non ci e’ riuscito in quanto scritte in una lingua arcana, oscura e sconosciuta, e’ impazzito ed e’ morto in poche
ore gridando due uniche parole "le dita….. le ditaaaaaaa". Gli efreet del fuoco, a protezione delle pergamene, si sono sacrificati
portando con loro il segreto delle pergamene stesse.
L’ultimo dei tre figli, una donna dai capelli rossi, rimasta segretamente incinta da un sacerdote, venne rasata e nascosta in un convento  per frati.
Ebbe una bimba a cui affido' la pergamena la notte prima di compiere il 17mo compleanno, e cosi' e' stato nei secoli fino ai giorni nostri. Le depositarie avevano sempre una figlia, sempre dai capelli rossi.
 
In un monastero da qualche parte remota e segreta dell’impero, un monaco cieco fa visita alla tomba di colui che e’ noto come il Santo, il Padre fondatore dell’ordine che noi conosciamo come "i nemici della pergamena". Le parole del vegliardo sono colme di rammarico per non aver saputo adempiere all’incarico che gli era stato affidato. Nonostante i loro sforzi, la profezia stava per compiersi. I presagi parlavano chiaro, e loro erano ormai troppo pochi e troppo vecchi per fronteggiare quello che stava per accadere.
 
Cinque sono le dita di una mano e le lune ti aiuteranno a riconoscerli:
-”Chi di loro venne concepito nella tredicesima luna visse nell’onore e nella felicita’ di ogni cosa intrapresa: KNITE fu concepito nella tredicesima luna”.
-“Chi invece fu concepito nella ventottesima luna ebbe carattere contorto e comportamento audace: ATTALA fu concepito nella ventottesima luna”.
-“Chi venne concepito nella ventitreesima luna fu benevolo ma fu vittima di malefizi oscuri: DOOM fu concepito nella ventitreesima luna”.
-“Chi venne concepito nella prima luna onoro’ solo chi seppe riconoscere i meriti della sua arte guerresca: KINOTTO fu concepito nella prima luna”.
-“Chi venne concepito nella quinta luna ebbe sempre sguardo nuovo sulle cose del creato: HADJI fu concepito nella quinta luna”.
 
Questo e’ tutto quello che in una intera dinastia i miei antenati sono stati in grado di rintracciare e scoprire, mentre sono qui, a torturare uno degli ultimi nemici della profezia.
Io, come Mio padre prima di me, ed il padre di mio padre prima di lui, abbiamo avuto come missione solo questo, annientare chi vuole distruggere la profezia e scoprire cosa essa contiene, affinche’ un giorno passa finalmente avverarsi. Ma questo tizio e’ un osso duro, neanche il nero fumo dell’oblio, che sta inalando da oltre 8 ore riesce ad ammorbidirlo, sta sempre farneticando cose su 5 umili avventurieri "… e’ tardi ormai, e’ tardi, i tempi sono maturi… fermate i cinque umili prima che sappiano di essere i prescelti… fermate il paladino che viaggia con i ladri"
“Io, tra le altre cose, sono un ladro”. Lo fisso negli occhi e mentre gli dico lentamente questa cosa, ed ecco, vedo una luce nei suoi occhi, sembra come riconoscermi e apre la bocca come per parlare, ma il suo vecchio cuore non ce la fa, e muore con gli occhi sbarrati mentre mi guarda.
Non ho la pazienza di mio padre, sono stanco di cercare e dopo quest’ultimo buco nell’acqua decido di forzare le cose. Se non posso andare dalla profezia faro’ in modo che sia la profezia a venire da me.
 
Tanto ho tramato e cercato, ho cacciato i cinque avventurieri, li ho segretamente guidati, affinche’ si incontrassero ed ora sono amici.
Il figlio della tredicesima luna, e’ stata la cosa piu’ difficile, in due rispondono alla profezia, sara’ Tanus quello giusto? Se e’ cosi tutto e’ perduto...  Ma non c’e’ tempo per i rimpianti.
 
So qual’e’ il segnale che fara’ partire le cose, le stelle sono con me lo sento. La cometa oscura attraversa questo cielo ogni 5000 anni,  secondo i calcoli di Archimede passera’ domani notte e grazie al signore degli inganni ho appreso come fare sembrare rossa la sua scia. Ora tutte le pedine sono sul tavolo, che i giochi comincino.
 
Era una sera come tante altre, molti avventurieri erano in giro per l’impero a cercare gloria o tesori. Ma qualcosa non e’ come sempre, il cielo e’ diverso. Il cielo e’ rosso, le stelle stesse, sembrano incendiare. Ed ecco che accade, una voce, una sola voce in tutto l’impero si accorge di qualcosa nel cielo ed avvisa i compagni. Con un po’ di fortuna gli eventi si sono messi in moto. Il gruppo di avventurieri si ferma, era diretto a Ravenloft in cerca di tesori, quando uno di loro farfuglia qualcosa indicando il cielo, tutti si fermano e guardano in alto cercando di capire. All’inizio non vedono niente, sembra tutto solo uno scherzo, ma poi, accompagnato ad un brivido che gli gela le ossa, dalla colonna vertebrale fino giu’ alla pianta dei piedi, la vedono tutti, una scia di sangue che punta ad una direzione ben conosciuta. Attala, Knite, Kinotto, Doom, Hadji, Jonathan e Gioppo guardano increduli cio’ che solo loro riescono a vedere atterriti ma curiosi, osservano quel sinistro segnale. Sentono come di averlo atteso tutta la vita, anche se la tristezza sembra attanagliarli, la stessa tristezza che ti sorprende quando devi abbandonare qualcosa. Alla fine capiranno cosa stanno abbandonando seguendo quel presagio? Non hanno tempo per farsi troppe domande, la scia sta svanendo e loro devono seguirne la direzione, presto… presto. Un mago del gruppo, forse quello che ha visto per primo il presagio, evoca un portale in direzione della scia di sangue, lo attraversano e si trovano a sud dell’altare delle ombre. A nord di quell’altare ci sono delle antiche rovine, dove anche se vietatissimo dai genitori, tutti i piccoli vanno a giocare. Ci vanno per dimostrare il loro coraggio, contro le strane storie di spettri, e contro le autorita’ paterne.
Questa volta pero’ ci vanno col cuore pesante e la paura dell’ignoto. Mentre avanzano verso nord, dall’altare delle ombre arriva una voce.
La voce di un ombra!!!
Tutti restano di stucco, ci sono centinaia di racconti sulle ombre che hanno creato quell’altare indistruttibile nei secoli, ombre che, si diceva, avessero abbandonato quei luoghi, ma quella sera, un’ombra parlo’ agli avventurieri. L’ombra si sincero’ se quel gruppo di umili avventurieri era degno del segno, sembrava stupita fossero loro i prescelti, e loro sembravano non capire a cosa andavano incontro, ma uno di loro disse “vogliamo sapere…” e la loro ricerca ebbe inizio.
Venne fuori che le storie degli spettri, non erano storie, ma fatti. Che quello che si raccontava, gia’ terrificante di per se’, impallidiva davanti alla realta’. Ma la cosa fondamentale era che erano maturi i tempi per far tornare in vita la leggendaria Mano dello Spettro. Avevano capito i poveri sventurati che solo degli spettri potevano compiere l’impresa? Forse in cuor loro qualcosa lo suggeriva, ma la notte avanzava e non avevano tempo, o sarebbero stati fermati dall’alba. Cosi’ guidati dalle parole dell’ombra, sono andati a cercare l’eterno. La pergamena non e’ stata ritrovata, pertanto solo qualcuno presente anche all’alba del tempo poteva, avere notizie utili alla loro ricerca. Si precipitarono all’altopiano, a cercare il Sacerdote della Clessidra. Solo pochi eruditi sulla magia sanno dell’esistenza di questo sacerdote, e guidano il gruppo al tempio. Li il sacerdote, anche se con riluttanza, racconta ai prescelti tutto quello che ricorda. La domanda giusta era “che fine aveva fatto la Mano dello Spettro?”
Pare che i nemici della profezia, siano riusciti ad impadronirsene quando gli spettri hanno abbandonato questa terra. Consapevoli del potere della spada, hanno provato a distruggerla, fonderla ma senza esito. Radunarono quindi i piu’ grandi saggi per rendere l’arma inoffensiva, e trovarono un solo modo, quella di suddividerla in tre parti. Sono riusciti dopo anni di studi e di incantesimi, a separare la spada in 3 pezzi, la lama, l’elsa, il cristallo spettrale. Nascosero i pezzi in tre luoghi segreti. Un pezzo rubato da un ladro era per ironia della sorte finito nello stesso posto dove la spada venne distrutta, la torre della magia. Un pezzo nascosto nelle segrete del castello dei giganti, protetto dalle temibili manticore spettrali. L’ultimo pezzo, il cristallo, era invece passato di mano in mano, grazie alla cupidigia dell’umanita’ lasciando una scia di morti, ed oggi era protetto da un temibile golem che prendeva energia dalla stessa forza spettrale del cristallo.
I ragazzi accecati dalla voglia di avventura, motivati dalla voglia di possedere il potere della spada spettrale, si buttano a capofitto nell’impresa, e la loro fretta li ha resi imprudenti. Le feroci manticore spettrali a guardia dell’elsa, li hanno brutalmente riportati alla relata’ infliggendo notevoli ferite. Solo grazie all’esperienza ed al sangue freddo di Kinotto, che li ha aiutati a non perdersi d’animo e non mollare, anche se la disfatta sembrava ormai inevitabile. Le manticore hanno pian piano esaurito la loro forza vitale ed i prescelti sono riusciti a sconfiggerle. Queste ferite, l’aver rischiato di fallire, hanno motivato il gruppo ancora di piu’.
 
L’elsa e’ stata presa. Una piccola campana dall’altare delle ombre emette un debole rintocco. Un boato sordo si ode per Alma.
 
Senza perdere tempo si sono subito recati nelle segrete della torre della magia per interrogare il ladro che aveva  avuto per ultima la lama. Lungo la strada si imbattono in un amico d’infanzia, Po il monaco, fuggito dal monastero per la sua indolenza nei confronti della disciplina, non ci pensa due volte e si unisce ai 7. Una volta giunti nelle segrete, Doom, grazie alla sua abilita’ di ladro, si impadronisce delle chiavi per aprire la cella, e grazie all’arguzia di Hadji riescono a convincere il ladro a dire dove aveva nascosto il bottino, e cioe’ sotto le radici dell’albero colossale. L’albero immoto e silente per millenni, quando avverte il potere dell’elsa vicino a se, per la prima volta ha parlato ad esseri umani, dicendo dove scavare. Sempre piu’ convinti di essere i prescelti, i nostri cercatori di fama, scavano e trovano la lama. Sembra arrugginita e consumata dal tempo, ma si sente vibrare il potere che emana.
 
La lama e’ stata presa . Un secondo flebile rintocco si ode a nord di Alma. Un secondo boato, lungo il doppio del primo sveglia nel pieno della notte gli abitanti di Alma.
 
Symbul e’ l’ultimo possessore del cristallo spettrale, ha ideato un temibile golem che attinge la sua forza dal cristallo. L’abilita’ di giocatore d’azzardo consente ad Attala di capire subito il punto debole di Symbul. Costui e’ attirato dalla cose uniche ed e’ disposto a qualsiasi cosa per averle. Cosi’ e’ caduto, troppo interessato agli altri pezzi della Mano dell Spettro, diventa facile convincerlo a mettere in palio il cristallo in cambio degli altri pezzi. Se vince il suo golem, lui li avra’ tutti e tre,  se vincono gli avventurieri prenderanno il cristallo spettrale. Forti della profezia, forse sapevano che niente li avrebbe potuti fermare ormai. Knite indebolisce il golem mentre gli altri lo fanno a pezzi.
 
Il Cristallo Spettrale e’ stato preso. Un terzo ma sonoro rintocco si ode a nord di Alma. Un terzo roboante boato echeggia di nuovo per Alma, nessuno dorme piu’ tranquillo questa notte. Nessuno dormira’ piu’ sonni tranquilli, da ora in poi!
 
Il gruppo torna dal sacerdote della clessidra, per le ultime istruzioni per riforgiare la spada. Nessuno, eccetto loro, sa cosa si siano detti o se si sono resi conto, forse, in quel momento di cosa stessero abbandonando. Tutti diranno che in quell’istante, si sentivano stranamente a casa, fratelli. Condividevano non uno scopo, una casa, condividevano TUTTO.
Con il cuore leggero, stavolta, ed anche con un po’ di euforia, come respirando un’aria di  festa per una cosa tanto attesa, perfino quelli tra loro piu’ timorosi come Knite o Hadji ora sono felici ed orgogliosi di quanto stanno compiendo.
I ragazzi si guardano un ultima vota negli o occhi, mentre Attala posa i tre pezzi della spada sull’altare.
Il cuore batte forte, quasi assordante, ma d’un tratto si ferma quando la voce della Manus Inferi parla, li invita a proseguire  il cammino degli spettri, li incita li sostiene, ed alla fine lo ottiene, ottiene il giuramento che li fa diventare spettri, ed agli spettri appena nati restituisce quello che e’ loro per diritto, consegna la lama. La riforgiata e potente Mano dello Spettro.
La voce si spande per alma, gli spettri sono tornati. Gli spettri hanno di nuovo dimora in queste terre.
Attala, Knite, Kinotto, Doom, Hadji, Jonathan, Gioppo e Po hanno compiuto l’impossibile. Loro sono i primi, altri verranno, ma questa e’ un altra storia.  
 
Da qualche parte una giovane madre dai capelli rossi mette a dormire una bimba anch’essa dai capelli rossi. Come ogni notte cerca un segno nel cielo, ed il cielo e’ sempre muto alle sue aspettative, ma non stanotte. Stanotte vede i segni tanto attesi, e con un sorriso beffardo libera l’efreet della pergamena, "il tuo compito durato migliaia di anni si e’ concluso, mio padre si e’ manifestato questa notte… finalmente i miei fratelli sono tornati."
 
Doom Il Signore degli Inganni